Liberamente ispirato all’omonimo testo di Tom Stoppard
Adattamento e regia: Giuseppe Ligios
Interpreti: Gianfranco Corona _ Antonello Foddis _ Giuseppe Ligios
Costumi: Giovanni Trudu
Scene: Michele Grandi
Disegno luci: Aaron Gonzalez
Produzione: Teatro d’Inverno
Sinossi
Un viaggio attraverso l’esistenza umana quello che i due protagonisti Rosencrantz e Guildenstern si trovano a compiere loro malgrado. Pochi i punti fermi in loro possesso, alquanto confusi se non assenti i ricordi sul passato recente, che riaffiorano con difficoltà, a partire dai loro stessi nomi. Unica certezza, e al contempo unica ragione di vita, sembra risiedere nel motivo del loro viaggio, la convocazione a Corte per ”spigolare” sulle cause che hanno mutato drasticamente l’animo di Amleto, tanto da farlo sembrare pazzo. Proiettati in un mondo a loro estraneo e al quale non riescono a dare un senso, i due personaggi, amici (così gli viene detto) del giovane principe danese, non sanno precisamente cosa fare. Nella pochezza e frammentarietà degli indizi in loro possesso, forniti dalle criptiche rivelazioni di fugaci apparizioni di alcuni personaggi di corte, Rosencrantz e Guildenster si imbattono in un attore girovago che, in più occasioni, incrocerà il loro cammino, anch’egli diretto a corte per rappresentare la tragedia “L’assassinio di Gonzago”.
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