LIBERAMENTE ISPIRATO AL MARCOVALDO DI ITALO CALVINO

Testo e Regia: Giovanni Trudu

In scena: Giuseppe Ligios e Stefano Cancellu

Scenografia e costumi: Giovanni Trudu

Disegno Luci e mix audio: Aaron Gonzalez

Sinossi

A 100 anni dalla nascita, gli scritti di Italo Calvino mantengono ancora oggi intatta la loro pregnante attualità. Attraverso una rilettura critica delle sue opere più celebri, è infatti possibile far emergere gli stringenti parallelismi con la realtà in cui viviamo, restituendo al pubblico contemporaneo il messaggio sociale dello scrittore, in una versione più vicina alla sensibilità del nuovo millennio. Un esempio significativo è offerto dalla raccolta di racconti “Marcovaldo ovvero Le stagioni in città”, pubblicata a metà degli anni ’60 del XX secolo, incentrata sui temi dell’industrializzazione, della povertà degli strati più bassi della popolazione e delle difficoltà nei rapporti umani e interpersonali, argomenti e problematiche che caratterizzano ancora la nostra società.

 

“L’ultima stagione” è una personale reinterpretazione del personaggio di Marcovaldo che in questa versione viene raccontato in chiave drammatica, un “ultimo capitolo” della raccolta originale, uno studio del personaggio che diventa lo spunto per una riflessione sulla nostra vita, su ciò che ci circonda e che allo stesso tempo ci condiziona.

 

All’interno di una scenografia che raffigura una “giungla cittadina” composta da alberi di semafori e infrastrutture di televisori che ne delineano i contorni di un universo parallelo nel quale l’industrializzazione ha preso il completo sopravvento, raggiungendo vette estreme di surrealismo, troviamo un uomo ricurvo su una macchina da scrive che scrive. Quest’uomo è Marcovaldo, irriconoscibile nei suoi lineamenti perché della persona ingenua e sensibile raccontata da Calvino è rimasta solo l’ombra, Marcovaldo, in un primo momento solo, ci racconta del suo mondo, trasportandoci in un’ambientazione cupa, riflesso del suo stato mentale.

 

NOTE DI REGIA

Questo progetto teatrale nasce con l’intento di esplorare e analizzare il tema dell’alienazione dell’uomo nella società contemporanea, il nostro obiettivo è quello di stimolare la riflessione sulle dinamiche che influenzano la nostra esistenza e sulla ricerca di un senso di appartenenza e autenticità.

Lo spettacolo esamina le diverse sfaccettature dell’alienazione che affliggono Marcovaldo e l’umanità in generale in una combinazione di dialoghi, monologhi interiori e immagini visive suggestive, il pubblico viene trasportato in un mondo dove la realtà e l’immaginazione si intrecciano mascherandone il confine.

Attraverso la scoperta della gioventù di Marcovaldo, la sua ricerca di risposte nell’universo e l’esperienza di un incontro divino, lo spettacolo offre un’opportunità di riflessione sulle tematiche dell’alienazione, della ricerca di autenticità e del rapporto tra l’uomo e la natura.

 

Durata: 60 min

Per un pubblico adulto e studenti di istituti superiori

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