Si alza il sipario sulla prima edizione de In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 a Villanova Monteleone organizzato dal Teatro d’Inverno con la direzione artistica di Giuseppe Ligios e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Villanova Monteleone, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura – inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
Un ricco carnet di appuntamenti fra teatro e musica, eventi a misura di bambini e famiglie, laboratori e mostre in programma dal 18 al 27 agosto tra Sa Pigada ‘e su Cantaru, i Giardini della Casa per Anziani Arru-Sogos e la Corte de Sa Domo Manna con la kermesse pensata per la riscoperta e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni e del patrimonio architettonico e archeologico del paese.
In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 rappresenta l’inizio di un percorso di promozione del territorio attraverso la creazione di sinergie con le associazioni e le realtà locali, privilegiando la dimensione di un turismo esperienziale attento alla specificità e alla memoria dei luoghi, ai saperi e ai sapori, alle risorse paesaggistiche e ambientali.
In cartellone tredici titoli tra spettacoli di prosa e concerti, antiche e moderne fiabe, recitals, storie di sport, rivoluzioni copernicane e processi veri e immaginari, con protagonisti come Piero Nuti (che ha collaborato con Dario Fo e Franca Rame e con registi come Franco Enriquez, Gianfranco De Bosio e Maurizio Scaparro), la cantante, compositrice e performer Rossella Faa e gli attori Luigi Tontoranelli, Rosalba Piras e Tiziano Polese, Elia Tedesco, Carla Orrù, Giuseppe Ligios, Gianfranco Corona, e ancora Stefano Ledda e Pierpaolo Baingiu, la cantante e attrice Anna Lisa Mameli con il pianista compositore Corrado Aragoni, la band Ammerare e l’Irene Loche Trio.
Viaggio tra le storie e le emozioni, tra riletture di classici e testi contemporanei, da Plauto a Platone, da Cicerone a Marco Paolini, Salvatore Niffoi, Nino Nonnis, tra un tributo a Edith Piaf e un ritratto di Galileo Galilei, la vita e i trionfi di un campione del ciclismo e un monologo satirico per affrontare “dall’interno” il tema della malattia, oltre ad animali parlanti e racconti di giganti e mulini a vento, tra Blue Notes e pulsazioni rock.
In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 comprende oltre a spettacoli e concerti una serie di appuntamenti ed eventi collaterali nella Corte de Sa Domo Manna, a partire da “Bae a carrela! / Viaggio nei giochi della cultura popolare per bambini e bambine di ieri, di oggi e di domani”, pensato come percorso ludico-didattico in collaborazione con il Gruppo Folk Tradizioni Popolari di Villanova Monteleone, oltre al laboratorio di “Volo e Pupazzi” a cura di Marta Gessa e Giovanni Trudu (Il Crogiuolo) e a momenti di animazione e gioco con gli artisti ospiti del festival. Uno spazio dedicato ai più giovani per approfondire le tematiche del festival e i linguaggi della scena, in un dialogo aperto tra attori, musicisti, performers e spettatori con incontri e scambi di saperi ed esperienze, in una dimensione informale quasi un piccolo “simposio delle arti”.
Sul filo della memoria “futura” con “Ammentadinde”, la narrazione fotografica del festival a cura di Aaron Gonzalez, con la documentazione degli eventi e dei momenti più salienti della kermesse, tra performances spettacolari e concerti, ma scatti del backstage per raccontare le atmosfere di In Biddas Noas.
Arte e cultura per accendere i riflettori sulle risorse e sviluppare le potenzialità del territorio: «Il Festival si propone come strumento sinergico in dialogo con le realtà istituzionali, a cominciare dal Comune di Villanova Monteleone e dall’Assessorato all’Istruzione e Servizi Sociali e l’Assessorato Sport e Cultura – spiega l’ideatore e direttore artistico Giuseppe Ligios – con il coinvolgimento di realtà produttive, associative e di volontariato locali, con lo scopo di creare le condizioni ottimali per una progettazione a carattere annuale in grado di attrarre, nel medio e lungo termine, verso il borgo di Villanova Monteleone, una porzione del flusso turistico culturale ed esperienziale locale, nazionale ed internazionale. Un partenariato che già da questa prima edizione prevede la discesa in campo, insieme all’amministrazione comunale, della Coop. Allevatori Villanovesi e della ditta Villanova Carni Sas di Salvatore Marras & C., due tra le realtà economiche più attive del comune, i cui prodotti ben rappresentano la tradizione legata all’allevamento e alla produzione di qualità, attraverso percorsi guidati alla scoperta delle tecniche di lavorazione e produzione dei prodotti e la degustazione».
In Biddas Noas a Villanova Monteleone si inserisce nel progetto Intersezioni, che riunisce otto compagnie e gruppi dell’Isola: Abaco Teatro, Bocheteatro, L’Effimero Meraviglioso, il Teatro d’Inverno, il Teatro del Segno, il Teatro Tragodia, OfficinAcustica e il Palazzo d’Inverno mettendo in rete idee e progetti per favorire collaborazioni e comprre un circuito virtuoso, valorizzando professionalità e talenti della Sardegna.
In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 a Villanova Monteleone, organizzato dal Teatro d’Inverno con la direzione artistica di Giuseppe Ligios, è realizzato il patrocinio e il sostegno del Comune di Villanova Monteleone, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura ed è inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
INGRESSO GRATUITO
Info e prenotazioni: prenotazioni@teatrodinverno.it – segreteria 3440463652 | 3338578630 – www.teatrodinverno.it
Tutte le attività saranno svolte nell’osservanza delle prescrizioni di prevenzione Covid 19 previste dalle normative vigenti. Per assistere agli spettacoli sarà necessario prenotare e lasciare i propri dati per un eventuale, corretto tracciamento. Agli spettatori è richiesto l’uso della mascherina durante tutta la durata dello spettacolo.
CONTATTI – per l’Ufficio Stampa del Teatro d’Inverno:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – e-mail: annabrotzu30@gmail.com – whatsapp (only) 329.8235720
Tea
Il Programma
Si parte mercoledì 18 agosto alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru con il concertospettacolo
“Edith, la voce dell’anima / Omaggio a Edith Piaf” di OfficinAcustica con Anna Lisa
Mameli (voce), che firma anche i testi, sulle note del pianoforte di Corrado Aragoni per
un’antologia di canzoni indimenticabili e un intenso ritratto dell’artista dalla voce inconfondibile,
icona della chanson francese. «Dai sobborghi di Parigi all’Olympia, fino alle tournée in America,
Edith Piaf ha stregato il mondo con la sua voce “insanguinata”, che nemmeno l’alcool e la malattia
hanno potuto incrinare. Edith Piaf, una vita a voce spiegata, spinta fino all’ultimo respiro. Fragile e
insieme indistruttibile, eternamente innamorata…»
La scenografica Sa Pigada ‘e su Cantaru ospita anche – DOMANI ( giovedì 19 agosto ) alle 19 –
le avventure de “Il Gatto dagli stivali” nella versione dei “padroni di casa”, il Teatro d’Inverno,
con adattamento e regia di Giuseppe Ligios, in scena con Giuseppe Caragliu e Antonello Foddis.
«La fiaba di Charles Perrault, che affonda le sue origini a metà del ’500, ripresa più volte da
innumerevoli autori come i fratelli Grimm, Ludwig Tieck, fino ad Angela Carter, può considerarsi
una versione al maschile di Cenerentola, in cui il figlio minore di un mugnaio, alla morte del padre,
riceve in eredità null’altro che un gatto». Ma il prodigioso animale parlante farà la fortuna del suo
padrone, salvandolo dalla miseria e facendolo arrivare fino alla corte del re.
Divagazioni filosofiche tra humour e poesia con il duplice appuntamento – venerdì 20 agosto dalle
18 con il “Processo a Socrate” con Piero Nuti, che firma drammaturgia e regia della pièce della
Compagnia Torino Spettacoli, tratta dai “Dialoghi” di Platone, con cui prende il via la serie degli
“aperitivi teatrali” nei Giardini della Casa per Anziani Arru-Sogos e a seguire – sempre
venerdì 20 agosto ma alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – “Fashion Victims” del Teatro
d’Inverno (al posto dell’annunciato “Anche oggi mi sento proprio bene”), una commedia nera scritta
da Giovanni Follesa con un istrionico Giuseppe Ligios per la regia di Sonia Borsato.
“Processo a Socrate” – scritto, diretto e interpretato da Piero Nuti, in scena con Elia Tedesco – si
ispira ai celebri “Dialoghi” come all’“Apologia di Socrate” di Platone per ricostruire le accuse
contro il filosofo ateniese, reo di “empietà” e di corrompere i giovani, secondo i suoi avversari, ma
soprattutto “colpevole” ai loro occhi per la sua sapienza e l’abilità nel demolire le tesi altrui, nella
ricerca della verità. La pièce propone attraverso le parole di Socrate, che sceglie di affrontare il
martirio e bere la cicuta, e rappresenta con il suo comportamento la prova vivente di una esistenza
spesa a testimoniare il valore assoluto dell’obbedienza alle leggi e dell’amore per la patria, «una alta
e coinvolgente riflessione sul senso della giustizia, del dovere dell’uomo e della morte».
Riflettori puntati – a Sa Pigada ‘e su Cantaru dalle 21.30 – su Giuseppe Ligios, protagonista di
“Fashion Victims” di Giovanni Follesa (trasposizione teatrale dell’omonimo “pamphlet”, scritto
insieme con Fabrizio Demaria) in cui l’autore disegna quattro ritratti di donne e uomini diversissimi,
tra dilemmi esistenziali e note di stile, nei giorni drammatici della pandemia. Una commedia nera,
che segna l’esordio alla regia di Sonia Borsato, sulla vita (e la morte) nella civiltà dell’apparire, dove
una parure di Hermès o un taglio di capelli à la page possono fare la differenza, anche per l’ultimo
viaggio. La pièce – nella mise en scène del Teatro d’Inverno – mette a nudo le inquietudini e dubbi
di Foffo, un moderno dandy, e di Samantha, “parrucchiera dei vips”, come di Marina, severa
impiegata all’agenzia delle entrate e di Gabriele, che per sfuggire al contagio si è chiuso in casa,
prigioniero delle sue paure, e ora si interroga sul futuro (e su un presente denso di incognite).
Il genio plautino e le intuizioni di Galileo sabato 21 agosto alle 18 e alle 21.30 a Villanova
Monteleone per un curioso dittico en plein air che accosta l’ironia e gli equivoci della commedia al
ruolo illuminante della scienza, ma anche le contraddizioni della storia.
Nel segno della commedia – sabato 21 agosto alle 18 per un nuovo “aperitivo teatrale” nei
Giardini della Casa per Anziani Arru-Sogos – con “Tutta colpa di Plauto / 2000 anni di risate!”
di Girolamo Angione, Gian Mesturino e Elia Tedesco, anche protagonista sul palco con la regia di
Girolamo Angione (produzione Compagnia Torino Spettacoli). La pièce disegna un itinerario
attraverso le opere di Tito Maccio Plauto, per un’indagine sulla figura del servo: «scaltro o sciocco,
fedele o ingannatore, o lazzarone, è sempre lui a condurre i giochi e portare al suo felice
compimento l’azione comica». L’attore torinese Elia Tedesco si confronta con le diverse sfumature
di questo personaggio chiave e con il teatro del grande commediografo, che imitato, criticato,
perfino parodiato, continua a conquistare il pubblico con la sua travolgente comicità.
Spazio poi – sempre sabato 21 agosto ma alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – a “ITIS Galileo
/ Un minuto di rivoluzione!” del Teatro d’Inverno: uno spettacolo didattico semi-serio preso in
prestito dall’omonimo testo di Marco Paolini, nell’interpretazione di Gianfranco Corona, con
adattamento e regia di Giuseppe Ligios, per un ritratto di Galileo Galilei, uno scienziato «che ha
avuto il coraggio di credere nelle proprie intuizioni: un rivoluzionario, matematico, astronomo,
filosofo, “meccanico” e per di più copernicano, impegnato a viaggiare per tutta la vita in direzione
ostinata e contraria, in un’epoca in cui le maggiori istituzioni scientifiche e religiose ancora erano
immerse nell’oscurità, incapaci di guardare e di vedere oltre il rassicurante mondo conosciuto
dettato da Aristotele e Tolomeo» fino a rischiare la vita per le proprie idee.
Un duplice appuntamento fra teatro e musica domenica 22 agosto alle 18 e alle 21.30 per In
Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 a Villanova Monteleone, tra un “Processo per
corruzione” e le sonorità contemporanee di Ammerare con il progetto “20_venti tour _ Il suono
dei venti”.
Si ispira alle “Verrine” – le celebri orazioni di Marco Tullio Cicerone contro l’ex propretore di
Sicilia Gaio Licinio Verre – il “Processo per corruzione” della Compagnia Torino Spettacoli, con
drammaturgia e regia di Piero Nuti, in cartellone domenica 22 agosto dalle 18 per un “aperitivo
teatrale” nei Giardini della Casa per Anziani Arru-Sogos. Sul palco lo stesso Piero Nuti
(all’attivo una lunga e intensa carriera teatrale, dal Teatro Universitario di Genova, alla Compagnia
Gino Cervi, alla Compagnia di Dario Fo e Franca Rame al Teatro Stabile pubblico di Torino, poi
fondatore con Maurizio Scaparro del Teatro Popolare di Roma) insieme con Elia Tedesco, con una
pièce che affronta il tema, purtroppo attuale, dopo lo scandalo di Mani Pulite e altri episodi più o
meno recenti, dell’etica nella politica. Il fenomeno antico della “corruzione” e della decadenza dei
costumi, stigmatizzato da Cicerone, riappare nella storia fino alle cronache del presente, quasi un
effetto perverso dei meccanismi del potere, frutto dell’avidità e dell’ambizione.
Variazioni in rock con “20_venti tour / Il suono dei venti” di Ammerare – domenica 22 agosto
alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru: intriganti alchimie sonore nel concerto che mette in luce le
diverse anime della band, nata nel 2015 a Nuoro dall’ incontro di musicisti con diversi background e
esperienze all’attivo, uniti dal comune intento di dar vita a nuovi progetti ispirati all’amore per
l’Isola e al legame con le radici. Sul palco Giuseppe Mele (voce), Daniele Barbato Boe (piano e
voce), Dario Fenu (tastiere e voce), Gianpaolo Ara (basso), Nino Demurtas (chitarre) e Nicola
Corrias (batteria). “Ammerare” significa “aggiungere”: nella musica della band, impegnata a
settembre nella città dei fiori per le finali di Sanremo Rock, si contemperano i diversi generi,
confluiscono i differenti percorsi, a comporre un’unica e riconoscibile cifra stilistica, con un forte
richiamo alla Sardegna.
Visioni dell’Isola tra echi ancestrali e rimandi alla storia del Novecento – lunedì 23 agosto alle
21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – con “La vedova scalza” di Theandric con adattamento e regia
di Maria Virginia Siriu: la trasposizione teatrale del romanzo di Salvatore Niffoi affronta i temi
della vendetta e dell’abuso, ma anche della redenzione attraverso la forza salvifica dell’amore. Sotto
i riflettori Carla Orrù, che presta volto e voce alla protagonista, Mintonia, spirito ribelle fino al
punto di studiare e di scegliersi il marito, accanto a Fabrizio Congia e Andrea Vargiu: Micheddu,
lo sposo amato e fin troppo intraprendente, costretto alla latitanza, verrà ucciso per gelosia da un
rivale. Nella Barbagia degli Anni Trenta, Mintonia prova a farsi giustizia da sé, ma nel figlio che
porta in grembo e nell’altro già nato, con cui si trasferirà oltre mare, sono i semi della speranza e del
perdono.
Una moderna favola in scena – martedì 24 agosto alle 19 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – con “La
Valle dei Mulini” de Il Crogiuolo, dall’omonimo libro di Noelia Blanco e Valeria Docampo, con
adattamento e regia di Giovanni Trudu, in scena insieme con Marta Gessa, una storia fantastica
per affrontare il tema della modernizzazione, quando l’utopia del progresso diventa distopia. «Nella
valle dei mulini nessuno sogna più, da quando sono arrivate le macchine perfette tutto si è fermato,
anche il vento ha smesso di soffiare ma esiste ancora una speranza: Anna, la sarta del paese durante
la notte incontrerà un gigante con la passione del volo, anche lui non si è adattato alla nuova vita
“perfetta”, chi riporterà il vento nella valle e con sé la voglia di sognare ancora?»
Un’avvincente epopea sportiva – mercoledì 25 agosto alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – con
“Ottavio Bottecchia. Vite in volata” di Abaco Teatro, scritto e interpretato da Tiziano Polese, in
scena con Rosalba Piras (che firma la regia) per un inedito affresco dell’Italia e dell’Europa nella
prima metà del Novecento. Focus sulla figura del leggendario campione del ciclismo, due volte
vincitore del Tour de France, «un italianuzzo della provincia di Treviso, che aveva combattuto al
fronte nella grande guerra tra gli esploratori d’assalto (in bicicletta si spingevano fin sotto le linee
nemiche ) ma non aveva il physique du ròle del numero uno e gareggiava, lo diceva lui ,“ non per la
gloria o le donne, o il successo, ma solo per “i schei”». Ma vinceva e tanto. Fino alla sua misteriosa
scomparsa, un giallo ancora irrisolto.
Una vita davvero fino all’ultimo respiro – giovedì 26 agosto alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru –
con “Senza Fiato Una risata vi seppellirà. A me la fibrosi cistica. (Forse)” del Teatro del Segno:
un monologo satirico, scritto e interpretato da Pierpaolo Baiugiu, con gli inserti poetici affidati alla
voce di Stefano Ledda (sua la regia) e la colonna sonora eseguita dal vivo da Luciano Sezzi al sax,
per il racconto di un’esistenza in compagnia della grave patologia genetica. Uno spettacolo
(auto)ironico e divertente, per una testimonianza in prima persona sulle eccellenze e sui mali
“endemici” del sistema sanitario, sui paradossi della burocrazia e sui surreali incontri in corsia (e
non solo) e le varie (dis)avventure di chi si trova a confrontarsi ogni giorno con la malattia, tra
ricoveri, nuove cure sperimentali, possibili trapianti, senza rinunciare a sorridere e ridere, lottando
con allegria.
Finale in musica – venerdì 27 agosto alle 21.30 a Sa Pigada ‘e su Cantaru – con il “Viaggio
musicale nel cuore del Blues” dell’Irene Loche Trio: la chitarrista, cantante e compositrice
propone un’antologia di brani celeberrimi, reinterpretati in chiave personale, in un intreccio tra
parole e note. Il concerto si trasforma in dialogo con il pubblico, «diventa esperienza, scoperta e
approfondimento: l’artista svela e racconta i “segreti” custoditi in ogni canzone, dalla vita più intima
dei musicisti agli aspetti più squisitamente tecnici». Un percorso affascinante dalle origini della
musica nata nella regione del Delta del Mississippi, dai canti degli schiavi e dagli spirituals, alle sue
più recenti evoluzioni e contaminazioni, in cui si fondono spesso ironia graffiante e struggente,
poetica malinconia.
In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 comprende oltre a spettacoli e concerti una serie di
appuntamenti ed eventi collaterali nella Corte de Sa Domo Manna, a partire da “Bae a carrela! /
Viaggio nei giochi della cultura popolare per bambini e bambine di ieri, di oggi e di domani”,
pensato come percorso ludico-didattico in collaborazione con il Gruppo Folk Tradizioni Popolari
di Villanova Monteleone, oltre al laboratorio di “Volo e Pupazzi” a cura di Marta Gessa e
Giovanni Trudu (Il Crogiuolo) e a momenti di animazione e gioco con gli artisti ospiti del festival.
Uno spazio dedicato ai più giovani per approfondire le tematiche del festival e i linguaggi della
scena, in un dialogo aperto tra attori, musicisti, performers e spettatori con incontri e scambi di
saperi ed esperienze, in una dimensione informale quasi un piccolo “simposio delle arti”.
Sul filo della memoria “futura” con “Ammentadinde”, la narrazione fotografica del festival a cura
di Aaron Gonzalez, con la documentazione degli eventi e dei momenti più salienti della kermesse,
tra performances spettacolari e concerti, ma scatti del backstage per raccontare le atmosfere di In
Biddas Noas.
Arte e cultura per accendere i riflettori sulle risorse e sviluppare le potenzialità del territorio: «Il
Festival si propone come strumento sinergico in dialogo con le realtà istituzionali, a cominciare dal
Comune di Villanova Monteleone e dall’Assessorato all’Istruzione e Servizi Sociali e l’Assessorato
Sport e Cultura – spiega l’ideatore e direttore artistico Giuseppe Ligios – con il coinvolgimento di
realtà produttive, associative e di volontariato locali, con lo scopo di creare le condizioni ottimali
per una progettazione a carattere annuale in grado di attrarre, nel medio e lungo termine, verso il
borgo di Villanova Monteleone, una porzione del flusso turistico culturale ed esperienziale locale,
nazionale ed internazionale. Un partenariato che già da questa prima edizione prevede la discesa in
campo, insieme all’amministrazione comunale, della Coop. Allevatori Villanovesi e della ditta
Villanova Carni Sas di Salvatore Marras & C., due tra le realtà economiche più attive del comune, i
cui prodotti ben rappresentano la tradizione legata all’allevamento e alla produzione di qualità,
attraverso percorsi guidati alla scoperta delle tecniche di lavorazione e produzione dei prodotti e la
degustazione».
In Biddas Noas a Villanova Monteleone si inserisce nel progetto Intersezioni, che riunisce otto
compagnie e gruppi dell’Isola: Abaco Teatro, Bocheteatro, L’Effimero Meraviglioso, il Teatro
d’Inverno, il Teatro del Segno, il Teatro Tragodia, OfficinAcustica e il Palazzo d’Inverno
mettendo in rete idee e progetti per favorire collaborazioni e comporre un circuito virtuoso,
valorizzando professionalità e talenti della Sardegna.
In Biddas Noas / Festival Intersezioni 2021 a Villanova Monteleone, organizzato dal Teatro
d’Inverno con la direzione artistica di Giuseppe Ligios, è realizzato il patrocinio e il sostegno del
Comune di Villanova Monteleone, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali,
Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC /
Ministero della Cultura ed è inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura
di Fed.It.Art. Sardegna.
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